mercoledì 9 dicembre 2009

Tutti gli occhi su Copenaghen

Fermare il cambiamento climatico è ancora possibile.!?A Copenaghen il Mondo è chiamato a prendere una decisione perfermare la crescita dei gas serra. Anche noi dobbiamo riflettere, e prevenire un futuro migliore.Dal 7 al 18 dicembre i governi di oltre 190 paesi si riuniscono a Copenaghen per siglare un nuovo accordo globale sul clima. Molti e autorevoli studi confermano oramai che se non si agisce in fretta la temperatura globale salirà di oltre 1,5°C conconseguenze irreversibili per il pianeta. Già oggi ci troviamo di fronte ad un’evidente accelerazione degli impatti del surriscaldamento globale con effetti sempre più rilevanti in molte parti del Pianeta. Secondo l’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu, il 66% dei profughi registrati nel 2007 sono persone colpite da catastrofi naturali o da mutate condizioni dell’ecosistema.Il congresso, organizzato dall’International Alliance of Research Universities, con la cooperazione di nove tra le più importanti università al mondo, ha l’obiettivo di offrire un quadro sintetico sui progressi, o meno, della ricerca sui cambiamenti climatici.Per aiutare i paesi in via di sviluppo servono più soldi ma «I ministri dell’Economia stanno concedendo alle banche e ai loro manager miliardi di soldi dei contribuenti, ma non ancora sborsato un singolo centesimo di euro per affrontare la crisi del clima – ha denunciato da Bruxelles Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace Italia – Se il Pianeta fosse stato una banca, lo avrebbero già salvato».L’Europa insomma dovrebbe prendere impegni seri «contribuire con 35 miliardi di euro all’anno fino al 2020, che equivalgono ad appena 1.30 euro a settimana per ogni cittadino europeo, pari al costo di un cappuccino in Italia», fa sapere l’associazione ambientalista.Magari si potrebbe prendere esempio da una provincia italiana, quella Siena, che ha realizzato il Bilancio delle emissioni di gas, rendendo la provincia senese la prima realtà territoriale in Europa a dotarsi di un efficace strumento per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto.

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